La leishmaniosi è una zoonosi (malattia che può essere trasmessa dall’animale all’uomo), monitorata dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il parassita è attivo DA MAGGIO A OTTOBRE, in tutta Italia.
La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa, cronica, che provoca al cane danni progressivi. Per questo è necessario verificare quanto prima se il nostro animale ha contratto l’infezione.
Causa
Il flebotomo(pappatacio) trasporta il parassita e punge i cani, diffondendo l’infezione.

Infezione silente
 Abbattimento
 Sanguinamento dal naso
 Gonfiore ed estremo dolore alle articolazioni
 Diminuzione dell’appetito
 Dimagrimento
 Alterazione del pelo
 Alterazioni a carico dell’occhio
 Crescita anomala delle unghie
Progressione della malattia se non trattata

Il periodo di incubazione della malattia può arrivare fino a 7 anni e comporta danni progressivi di vario genere fino, nei casi più gravi, alla morte.

COSA FA AIRM??
Grazie all’attività di ricerca supportata dall’associazione AIRM (Associazione Italiana per la Ricerca sui Mitocondri), stiamo invece procedendo all’identificazione di FARMACI e AGROFARMACI che abbiano come bersaglio alcuni enzimi specifici di parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante. Infatti, tramite ANALISI BIOINFORMATICHE COMPARATIVE GENOMICO/PROTEOMICHE, e grazie all’avanzare del sequenziamento di genomi di molte specie fungine, animali e vegetali è stato possibile identificare geni specie-specifici, tra cui alcuni carrier mitocondriali, cruciali per la vitalità degli organismi in cui sono stati ritrovati.
In particolare abbiamo identificato alcune proteine specie-specifiche in organismi patogeni (protisti) per i mammiferi tra cui Leishmania chagasi (Morbo di Chagas nell’uomo e Leishmaniosi nell’uomo e nel cane), ma anche Candida albicans (Candidosi), Aspergillus (Aspergillosi polmonare, meningite e miocardite), Tripanosoma cruzi (Malattia del sonno e Tripanosomiasi), Plasmodium falciparum (malaria); e per le piante quali: Verticillium (verticilliosi dell’ulivo e dell’erba medica), Botrytis cinerea (marciume grigio o muffa grigia dell’uva), Gibberella zeae (peronospora del grano), Fusarium oxysporum (tracheomicosi delle piante di pomodoro e dell’erba medica).
Di conseguenza, la caratterizzazione e l’impiego di inibitori selettivi diretti contro queste proteine specie-specifiche rappresenterà sicuramente una strategia vincente e vantaggiosa nella lotta alle patologie di cui i suddetti protisti patogeni sono responsabili, grazie al fatto che i suddetti inibitori saranno tossici solo per i parassiti, risultando innocui per gli ospiti (ad es. tossiche per la leishmania senza tossicità per il cane; tossiche per il plasmodio della malaria senza tossicità per l’uomo) evitando i gravi effetti collaterali riscontrati nell’uso di farmaci classici non specifici.
Questo tipo di studio permetterà di aprire nuove strade per lo sviluppo di un trattamento e di una vera e propria CURA per la Leishmaniosi (letale per i cani)
e per altre patologie quali la malaria (spesso letale per l’uomo) e la verticilliosi (dannosissima per l’ulivo)!